La nostra casa, il nostro rifugio, il luogo dei nostri più cari ricordi e delle nostre emozioni, che ci rappresenta e che racconta di noi, un luogo dove sentirsi al sicuro. Ma per una persona diversamente abile, cosa si deve fare perché quest'ultima affermazione sia vera? Spesso sentiamo parlare di abbattimento di barriere architettoniche, ma quando questa frase riguarda l'interno delle nostre case, cosa significa, nel concreto?
Quando gli spazi di un abitazione sono vissuti da una persona con disabilità è importante rivedere la disposizione degli arredi, la fruibilità delle zone di passaggio, le dimensioni delle porte che devono essere almeno 85/90 cm per consentire il passaggio di una sedia a rotelle. Un grande aiuto può venire, ovviamente secondo il tipo di disabilità, dall'installazione di dispositivi di domotica, che permettano con un semplice comando, accensione e spegnimento di luci, oppure apertura e chiusura di tapparelle e finestre, nonché di accensione e spegnimento di elettrodomestici.
Grande attenzione deve essere prestata al bagno, che dovrà essere dotato di maniglie, di doccia (con spazio per una seduta) anch'essa con maniglie, e di servizio sanitario rialzato. La cucina deve avere piani di lavoro più bassi dello standard, e saranno da preferirsi piani di cottura ad induzione, per non correre rischi col gas, ed elettrodomestici posizionati in basso, con maniglie comode. La camera da letto infine, deve poter aver un passaggio comodo al letto, in modo da consentire manovre comode di avvicinamento. Insomma, la casa può essere resa il luogo sicuro che ognuno di noi merita, anche per chi ha maggiori difficoltà, utilizzando tecnologia e progettazioni adeguate.
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