In questa pagina troverai articoli utili riguardanti il settore immobiliare e non solo
1) Qual è il budget realistico per la ristrutturazione?
Prima di iniziare, è essenziale definire un budget realistico che includa tutte le voci di spesa: materiali, manodopera, eventuali permessi ed arredi. E' consigliabile prevedere un fondo extra del 10-15% per coprire eventuali imprevisti. Per avere un'idea chiara dei costi, meglio richiedere preventivi dettagliati e confrontarli, evitando di scegliere solo in base al prezzo più basso, ma valutando qualità e affidabilità dell'impresa.
2) Quali permessi e autorizzazioni sono necessari?
Non tutti i lavori richiedono permessi, ma è fondamentale capire quali autorizzazioni sono necessarie per evitare sanzioni o blocchi nei lavori. Per interventi leggeri, come la manutenzione ordinaria, di solito non servono permessi mentre per lavori più importanti (ristrutturazioni, modifiche strutturali, ampliamenti) posono essere richiesti la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o il Permesso di Costruire. Se l'immobile è in condominio, bisogna anche verificare eventuali regolamenti interni e ottenere le necessarie autorizzazioni.
3) Come scegliere l'impresa giusta e verificare i preventivi?
E' fondamentale confrontare più preventivi dettagliati per capire i costi e i servizi offerti. Oltre al prezzo, bisogna valutare l'affidabilità dell'impresa controllando recensioni, lavori precedenti e referenze. E' consigliabile stipulare un contratto scritto che specifichi chiaramente costi, tempistiche modalità di pagamento e gestione di eventuali imprevisti. Se possibile, affidarsi ad un direttore lavori (architetto o geometra) che possa supervisionare l'andamento del cantiere, garantire il rispetto del progetto e gestire la parte burocratica.
4) Ci sono incentivi o detrazioni disponibili?
Esistono diverse agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della PRIMA CASA come il BONUS RISTRUTTURAZIONE (detrazione del 50% sulle spese fino a € 96.000), l'ECOBONUS (detrazioni al 50% per efficientamento energetico) il BONUS MOBILI (detrazioni al 50% fino ad un massimo di € 5.000).
5) Come ottimizzare gli spazi e valorizzare la casa?
Un aspetto cruciale nella ristrutturazione è massimizzare il valore dell'immobile, sia dal punto di vista estetico che funzionale. La nostra agenzia, ad esempio, offre da sempre un servizio di home staging sugli immobili in vendita, per aiutare a far emergere il vero potenziale dell'immobile. Questo approccio, non solo rende la casa più accogliente, ma permette anche di ottimizzare un futuro progetto di ristrutturazione. Se hai domande o desideri ulteriori chiarimanti, non esitare a contattarci!
Vendere casa arredata alza il valore dell'immobile?
Spesso mi capita che per ragioni varie (trasferimento in altra città oppure in casa totalmente differente per spazi e disposizione delle stanze) i proprietari vogliano vendere la casa con gli arredi, e di solito, sono convinti che questo alzi il valore dell'immobile.
Vediamo allora di esaminare le diverse situazioni che possono presentarsi.
E' innanzitutto importante capire se chi acquista lo fa per personali necessità abitative o per investimento. Nel secondo caso infatti, è evidente che ci sia interesse a trovare un abitazione già pronta per essere immessa nel mercato degli affitti, senza dover pensare agli arredi. Lo stesso vale, spesso, per le case di vacanza, nelle quali, gli arredi già presenti, sono sicuramente un valore aggiunto, ovviamente se in ordine e funzionali.
Quando invece l'acquisto di casa è per le proprie esigenze abitative personali? In questo caso gli arredi presenti solitamente non influenzano minimamente il valore della compravendita. Quasi sempre i nuovi proprietari preferiscono scegliersi i mobili che sono di loro gradimento e a fronte di richieste fuori mercato per cucine datate o armadiature "su misura" ma di venti anni fa, preferiscono non mescolare il valore dell'immobile con quello dei mobili. Una buona regola per venditori e acquirenti è quindi valutare l'immobile come fosse vuoto ed eventualmente trattare a parte gli arredi che interessano. In questo modo si eviteranno problemi ed incomprensioni e ciascuno sarà poi libero di prendere le proprie decisioni.
Casa mia, casa mia per piccina che tu sia... recita una conosciutissima filastrocca, ma per farla sembrare davvero più grande e non solo agli occhi di chi ne è il proprietario, quali sono i trucchi?
In questo articolo ti voglio dare qualche suggerimento, per giocare con colori e complementi di arredo ed ottenere ottimi risultati.
Partiamo dal primo: dipingi le pareti di bianco, che riflette la luce naturale e allarga gli spazi.
Ma se proprio vuoi almeno una parete colorata, ricorda di preferire colori freddi, che non danno la percezione di invadere le stanze, come invece fanno i colori caldi... quindi si a grigi, blu e verdi, no ad arancio, rossi e gialli.
I complementi di arredo sono lì per darti una mano a migliorare la percezione degli spazi, usali!
LAMPADE: Non lasciare angoli bui in casa, se non puoi o non vuoi agire sugli impianti, utilizza le lampade, da terra, da tavolo, oppure, funzionali e pratiche, le strisce led!
SPECCHI: Se ne trovano con cornici particolari e puoi mescolarli ai quadri, sistemarli nell'ingresso, e non aver paura di metterne troppi!
TENDE: Attaccale più in alto che puoi e falle scendere fino al pavimento, usa colori chiari e tessuti trasparenti, se ti occorre oscurare, aggiungi una doppia tenda che chiuderai solo la sera.
TAPPETI: Ricorda che funziona al contrario... stanza piccola=tappeto grande!
Qualche altro trucco per la tua casa?
Se puoi, monta porte scorrevoli, anche col binario esterno.
Se sei in fase di ristrutturazione, prediligi colori chiari per pavimenti e rivestimenti, altrimenti, tappeti grandi e chiari.
Quando scegli gli arredi, non comprare mobili ingombranti, ma piuttosto, tavoli allungabili, sedie impilabili, consolle che diventano scrivanie, utilizza le mensole.
Tieni in ordine! Non riempire la casa di oggetti, e cerca di avere un posto per ogni cosa, utilizzando sempre gli spazi per un doppio uso, se ad esempio hai una poltrona, sistemala accanto allo scaffale dei libri, cosi da creare un angolo lettura.
Utilizza le piante, danno freschezza e colore agli ambienti molto più che i soprammobili.
Ti sono stati utili questi consigli? Spero di si e ti aspetto qui sul mio blog o sul mio Canale Youtube dove ne troverai tanti altri!
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Gli immobili in edilizia convenzionata sono edifici o singole unità immobiliari costruite grazie ad accordi fra le imprese costruttrici ed il Comune, che concede terreni edificabili o permessi di costruire a patto che si realizzino soluzioni abitative da vendere a prezzo calmierato a seguito della stipula, col Comune stesso, di una convenzione che definirà prezzi, modalità della vendita e requisiti dei futuri acquirenti.
Fra questi, il principale, presente in tutte le convenzioni, è di non possedere altre case e di effettuare quindi un acquisto "prima casa", gli altri generalmente riguardano il reddito, la residenza, oppure privilegiano precise tipologie di nuclei familiari (ad esempio quelli numerosi). Le convenzioni regolano inoltre la rivendita degli alloggi nel futuro, ponendo vincoli da rispettare.
I vincoli a cui queste rivendite possono essere soggette sono in genere di tre tipologie:
Questi vincoli possono in certi casi essere eliminati, consentendo di vendere a prezzo di mercato come fosse a tutti gli effetti in edilizia libera, oppure a persone che non rientrino nelle categorie obbligatorie.
Questo avviene a fronte del pagamento di una somma in denaro al Comune, la cui entità è determinata con criteri predefiniti e il cui calcolo può’ essere richiesto allo stesso Comune.
Spesso inoltre le case in convenzione sono costruite in diritto di superficie e cioè su un terreno che non diventa subito di proprietà dell''acquirente, che dovrà, in un tempo stabilito dalla convenzione stessa, procedere, quando il Comune ne darà la possibilità al riscatto della superficie, pagando uno specifico prezzo. Come si può intuire da questo breve articolo. molti sono gli aspetti da considerare quando si acquistano alloggi in edilizia convenzionata, o quando si debbano rivendere. Un bravo agente immobiliare, sarà comunque in grado di verificare la convenzione, i requisiti ed i vincoli e di consigliarvi al meglio!
Chiunque abiti, o abbia mai abitato in un condomino, sa che le spese condominiali sono ripartite usando come unità di misura i millesimi. Ma questi famosi millesimi cosa rappresentano esattamente? Da chi sono stati calcolati, in quale modo e dove è possibile trovarli? In questo articolo proviamo a spiegarlo brevemente ed in maniera semplice e comprensibile.
I millesimi rappresentano il valore di ogni unità immobiliare all'interno di un condominio, dove l'intero è considerato 1.000 ed ogni unità immobiliare concorre al raggiungimento di questo totale convenzionale. I millesimi sono calcolati da un tecnico abilitato, di solito alla formazione del condominio, un ingegnere, un geometra o architetto che sulla base di misurazioni che tengono conto di vari fattori, creano le tabelle millesimali, che sono allegate al regolamento condominiale. Oltre alla ripartizione delle spese condominiali, i millesimi servono anche a dare la percentuale di valore del voto in assemblea condominiale.
A parità di grandezza di appartamento, i millesimi possono variare per i coefficiente di riduzione, che sono diversi, e si riferiscono ad esempio, alla luminosità all'esposizione, alla vista. I millesimi variano inoltre in base al diverso utilizzo delle parti comuni, scale ed ascensori, per il quale esistono specifiche tabelle. Nel caso vi fossero stati errori nel calcolo dei millesimi, la legge consente il ricalcolo, a patto che sia sempre un tecnico ad effettuarlo, e che sia il soggetto all'interno del condominio che richiede il ri-conteggio a pagarlo.